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  • A Castelli Romani revival begins with Jacobini.

    Pubblicato il 24 ottobre 2024 da Do Bianchi (Jeremy Parzen) L'articolo completo: dobianchi.com Un estratto dall'articolo tradotto dall'inglese. Il viaggio verso l'antico comune di Genzano, nel cuore delle colline dei Castelli Romani, è fondamentale per comprendere la topografia e la geologia uniche di questa storica regione vinicola. Quella è Alessandro Jacobini, sopra, discendente di una delle famiglie più famose dei Castelli. Lui e sua moglie Nina, un'americana, vivono nel palazzo storico della sua famiglia nel centro del paese. Si trova a pochi passi dal Lago Nemi, qui sotto. Come il suo "fratello maggiore", il Lago Albano, a nord, anche il Lago Nemi è un antico cratere vulcanico. Non solo le antiche eruzioni nei Castelli crearono questi due magnifici e splendenti corpi d'acqua. Fornirono anche la cenere vulcanica — ricca di materiale organico — che sarebbe stata dispersa per miglia e miglia a sud e a ovest. Ai tempi del Rinascimento, i Castelli erano già ampiamente conosciuti per i loro vini superiori — coltivati in suoli vulcanici.

  • Napa Valley Life Magazine

    Full article: https://issuu.com/napavalleylifemagazine/docs/nvl_bestof_2024_emag (pag.78) Traduzione dell'articolo dall'inglese. Jacobini, Genzano di Roma Il Conte Alessandro Carafa Jacobini e sua moglie, la Contessa Nina Farrell, hanno rilanciato l’etichetta Jacobini dopo averne interrotto la produzione anni fa. Hanno secoli di storia alle spalle che li guida in questa impresa, come dimostra il Palazzo Jacobini del XVII secolo della famiglia, situato a Genzano di Roma. Jacobini organizza degustazioni all'interno del palazzo, offrendo un'intima visione della vita di un aristocratico italiano, con busti e ritratti dei loro antenati, tra cui un Cardinale. L’etichetta Jacobini ebbe grande successo prima della Seconda Guerra Mondiale, ma in seguito la famiglia fu costretta a riorganizzarsi e a formare una cooperativa. Alessandro e Nina hanno ripreso la produzione dei vini Jacobini utilizzando la varietà locale Trebbiano Toscano (Pecorino) e hanno rilasciato due annate: 2021 e 2022. I vini presentano la bellissima mineralità che ci si aspetta dal terreno vulcanico della zona. Prova il Jacobini Bianco 2022. ℹ www.jacobini.it Visita Genzano di Roma. Ogni giugno, la città di Genzano di Roma celebra la festa dell'“Infiorata” (decorata con fiori). Come suggerisce il nome, la città si ricopre di fiori, e alcune strade sono coperte interamente.

  • Vinibuoni d'Italia - VINI DA NON PERDERE

    Siamo orgogliosi di annunciare che il nostro Jacobini IGP Lazio Bianco non solo ha raggiunto la valutazione massima di 4 stelle, ma è stato anche inserito nella sezione VINI DA NON PERDERE nella "Guida Vini Buoni d'Italia Edizione 2025"! https://vinibuoni.it/

  • Luciano Pignataro Wine & Food Blog: Il Lazio dai Castelli all’Agro Pontino in sette vini da scoprire - I vini da non perdere

    L'articolo completo: https://www.lucianopignataro.it/a/il-lazio-dai-castelli-allagro-pontino-in-sette-vini-da-scoprire/236067/ Un estratto dall'articolo: "Jacobini – Lazio Bianco 2022 Fascino senza tempo dell’aristocrazia d’antan, impersonata in questo caso dal conte Alessandro Carafa Jacobini e dalla sua consorte – nonché Donna del Vino – Nina Farrell. Entrando nel loro palazzo gentilizio di Genzano, pare di essere catapultati in un’altra epoca: i saloni del piano nobile sono rimasti immutati nel tempo; si degusta all’insegna del binomio vino-arte, tra busti di antenati, ritratti e cimeli di ogni genere. La tradizione vitivinicola familiare é antica più o meno quanto tutto il resto, ma solo in seguito al passaggio in mano private della cantina sociale Fontana di Papa si è deciso finalmente di imbottigliare in proprio una piccola parte del vino ricavato dai venti ettari di proprietà gestiti in regime biologico. Per il momento il vino è uno solo: un Trebbiano Toscano in purezza che, in annata 2022, la seconda commercializzata dopo una 2021 più sperimentale, sprizza freschezza floreale e leggermente vegetale: tiglio, lavanda, timo, frutta a guscio mediamente matura. È un vino abbastanza disimpegnato, ma non banale, anzi dotato di equilibrio e freschezza molto allettanti. Preciso, pulito, chiama l’abbinamento con crudi di mazzancolle, spaghetti a vongole e via discorrendo."

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